18 March 2003

Noa's concert in Milano (Italy)


Vorrei portare la pace sulle ali delle mie note»


MILANO — A Bologna ha cantato con Nicola Piovani, per Napoli ha voluto cimentarsi con due classici della canzone partenopea, e a Roma ha dedicato il suo concerto alla pace. Non svela, Noa, che sorprese ha in programma per Milano: «Mi piacebbe coinvolgere il pubblico - dice la cantantante israeliana, che ha fatto dell'Italia la sua seconda patria - il mio sogno è vederlo danzare in sala». Noa, al secolo Achinoam Nini, chiude oggi allo Smeraldo (alle 21; biglietti da 22 a 33 euro) il suo tour italiano, partito l'11 aprile da Udine.
Noa, come sono andati questi suoi concerti?
«Io e la mia band amiamo l'Italia. I nostri concerti si sono sempre rivelati meravigliosi, anche in questi tempi difficili. Devo dire che ero particolarmente eccitata di cantare a Napoli, una delle città italiane che preferisco. E per questo ho preparato anche due canzoni napoletane, per il finale del concerto. Un regalo speciale per il pubblico.»
Il suo repertorio live è molto vario: che tipo di spettacolo ha preparato per questo tour?
«I concerti si basano sull'ultimo album, "Now". Ma ci sono anche pezzi più vecchi. Per esempio "Life is Beautiful" e "Ave Maria". Ho un magnifico gruppo di musicisti israeliani, con Gil Dor alle chitarre, come sempre, lo splendido Zohar Fresco alle percussioni, poi Adi Renert al piano, Jean Paul Zimbris alla batteria e Hagar Ben-Ari al basso. In questo concerto ci sono anche proiezioni video, curate dal disegnatore delle luci, Gur Ziv.»
Tre anni fa il suo appello al Papa e al Dalai Lama perché promuovessero la pace in Medio Oriente: oggi che la situazione è ancora così critica, si sente delusa?
«Non sono mai delusa. Ogni cosa richiede tempo, e non mi aspetto che il mondo cambi secondo le mie idee. Ma credo che le buone idee arrivino. È come piantare un seme, e poi un altro, e ritrovarsi infine a guardare una bella foresta crescere.»
Lei è considerata un'ambasciatrice di pace nel mondo della musica: la sente come una responsabilità pesante?
«Ho sempre avuto le idee chiare. Credo nella pace, e soprattutto, nella forza della comunicazione e nella necessità di essere vicina a chi soffre. Le etichette che la gente mi dà sono una responsabilità sua, non mia. Nella mia mente, io sono una musicista, una poetessa e una madre.»
A proposito: è vero che questo clima di tensione le fa desiderare un nuovo figlio?
«Sì, voglio avere un altro bambino. Assolutamente.»
Nel suo ultimo album c'è a tributo a John Lennon, anche lui bandiera del pacifismo. Si può tentare un qualche parallelismo tra l'impegno dell'ex Beatle e il suo?
«No sta a me farlo. Preferisco non paragonarmi a nessuno. Soprattutto a uno dei miei eroi».
Come ha vissuto queste settimane di guerra?
«Nessuno può dire di aver vissuto bene quest'ultimo periodo. È terribile vedere un essere umano soffrire. Sono felice, però, di vedere che la guerra sembra essersi avviata alla fine. Spero che tutto questo sia il preludio di un futuro migliore per il popolo iracheno, ora che è stato liberato dal suo terribile dittatore.»
L'altra sera, a Bologna, ha cantato con Nicola Piovani. Lavorerà ancora per il cinema? C'è già qualche impegno preciso in calendario?
«Mi diverte scrivere canzoni per i film. Normalmente il mio modo di scrivere è molto introspettivo. Sono immagini della mia anima e delle mie esperienze quotidiane. Scrivere per i film mi dà la possibilità di raccontare le emozioni degli altri. Lavorare con Piovani è stato un grande piacere, che spero di ripetere. Per ora sto vagliando alcuni progetti per il cinema europeo.»

di Sandro Neri


Noa's concert in Milano (Italy) April 18th

April 18th - Milano, Italy/Teatro Smeraldo
www.smeraldo.it
Piazza XXV Aprile, 10.
Phone: 0229006767

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