21 May 2004

Noa's concert in Pavia (Italy)

Fare festival i primi due concerti

Graziati dalla pioggia, ma con temperature non ancora da concerti all'aperto, si sono svolti, nel cortile del Castello Visconteo, i primi due concerti della 5^ edizione di FareFestival, tradizionale appuntamento con le più diverse realtà musicali del pianeta, organizzato dal Settore Cultura del Comune di Pavia in collaborazione con l'Accademia di Voghera.

Il primo è stato quello di Noa, tenutosi Venerdì 21 Maggio.

Concerto, oltre che splendido, pregno anche di significati: con questo concerto Noa ha dato l'addio alle tournè e al suo pubblico. La sua gravidanza (giunta ormai al settimo mese) e le cure che vorrà dedicare alla futura figlia la terranno lontana dalla musica per almeno un anno.

E poi, il momento storico particolare che vede Isrlaele e Palestina al sommo di una follia dilaniante la porta a rivolgere appelli accorati affinchè tutto ciò finisca, in nome di una pace e di una convivenza che sembra ben lungi dall'arrivare.

Ma torniamo al concerto: lei, minuta, con una completo nero aderentissimo che le evidenzia ancora di più il "pancione", sul palco è una presenza immensa, leggera ed eterea come la sua voce, ma incisiva e struggente come la lama di un bellissimo pugnale. Accompagnata da Gil Dor (il famoso chitarrista che l'ha scoperta e lanciata) e da Eohar Fresco (un percussionista che definire "incredibile" è dir poco) ha offerto un concerto "antologico" in cui (lei stessa ha dichiarato così) andare a pescare le perle migliori dallo scrigno della sua produzione discografica.


E così canta Today ,Motor Lullabies e Eye in the sky ( da Now), Space (da Calling), I don't Know, Uri, Child of a Man e Mishaela ( da Noa), The Beauty of That ( da Blue Touches Blue) e un altro paio di brani da First Collection, da cui trae anche Shalom, canzone in cui la parola Pace, in israeliano e in palestinese, viene cantata assieme al pubblico.

"Sono contenta di terminare qui il mio tour; il posto è molto bello e le mie due metà stanno bene (avvicina il microfono alla pancia) Vedete? Anche Lei è tranquilla".

Per i bis , oltre agli "accenni" di canzoni a richiesta, ci regala due canzoni che non erano previste dalla scaletta: due incredibili versioni in napoletano di Jo te vurria vasà e Santa Lucia.

Dopo un ultimo discorso, in cui parla della petizione (non politica) con cui stanno raccogliendo firme congiunte di israeliani e palestinesi che implorano i loro governanti "sordi" di porre fine alla guerra, incanta tutti con una toccante versione del tema del film di Benigni La Vita è Bella.

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