26 June 2005

Noa's concert in Modica (Sicilia, Italy)

Noa, passione e raffinatezza
Quando la passione si mescola con la raffinatezza il risultato è la classe.
La classe della voce e della musica che Noa insieme ai Solis hanno regalato a Modica in un notte di una timida estate.
Noa, nella sue canzoni mescola jazz, pop, folk, influenze mediorientali e, soprattutto, amore e calore che superano tutte le frontiere.
Noa, il cui nome completo è Achinoam Nini, è stata l’interprete in Vaticano di un’Ave Maria che ha commosso il compianto Santo Padre Giovanni Paolo II.
Israeliana di nascita come i genitori, i quali sono di origini Yemenite, è diventata in pochi anni una star della world music.
Ha vissuto fino all’età di 17 anni a New York, dove ha fatto gli studi e le prime conoscenze artistiche. Tornata in Israele ha proseguito gli studi con una scuola di jazz e musica classica di Tel Aviv.
Modica è stata splendida cornice di uno splendido concerto, sovvenzionato dalla Regione Siciliana di concerto con l’assessorato allo sport-turismo e spettacolo del Comune di Modica, tenutosi a Piazza Matteotti. Piazza che ha risposto con entusiasmo per questa grande interprete d'atmosfere e di emozioni.
Noa, dalla figura esile, si mostra sul palco con una grazia felina e un sorriso pieno di vita.
Da non dimenticare il superbo accompagnamento del gruppo Solis che con viole, violini e percussioni hanno fatto da ottimo contorno alla cantante Israeliana.

Adriano Pace
©Foto e video di Adriano Pace, available at
www.modica.info/video/noa.htm

25 June 2005

Noa's concert in Macerata (Italy)

Noa, un personaggio a tutto tondo
Attesissimo fra gli altri, nella serata clou di questa straordinaria edizione del festival Musicultura, è l’arrivo di Noa.

La cantante israeliana, d’origini arabe, è un talento internazionale d’affermata fama. Oltre a vantare un bagaglio musicale di notevole spessore, è anche una donna molto impegnata nel sociale, soprattutto per promuovere il dialogo israeliano-palestinese.

Intervistata brevemente al telefono, Noa ci parla del Festival come di un’importante occasione per i talenti emergenti di esibirsi davanti al grande pubblico. «È un evento che offre sempre proposte di alta qualità, che lo rendono così una degna e prestigiosa piazza dove poter affermare o confermare le proprie doti artistiche». Circa, invece, la possibilità di coniugare poesia e musica nel testo di una canzone, la grande interprete ci svela che lei stessa trae dalla poesia preziosa linfa vitale. «Il grande potere della musica è quello di coinvolgere, emozionare, evocare sensazioni che ci accomunano, tutti in quanto uomini».
© www.musicultura.it


© www.musicultura.it

Sciuscià diventa Album e Diario filmato per raccontare la XVI edizione del Festival
Document Actions Il 13 dicembre scorso è stato presentato presso l’Enoteca degli Antichi Forni di Macerata, "Sciuscià, Album e Diario filmato" della XVI edizione di Musicultura - Festival della Canzone Popolare e d'Autore.
Storie, immagini, sensazioni raccolte dalla Redazione Unimarche durante i preparativi e nel corso delle serate finali svoltesi il 23, 24 e 25 giugno 2005 allo Sferisterio di Macerata. Tra i materiali pubblicati nell'Album e montati nel video-diario, le interviste ai numerosi artisti ospiti (Povia, Gianmaria Testa, Ivano Fossati, Dacia Maraini, Enzo Avitabile, Massimo Ranieri, Antonella Ruggiero, Teresa De Sio, Noa,... ) e agli otto vincitori tra cui il vincitore assoluto Simone Cristicchi; i racconti degli addetti ai lavoratori e quanto ancora abbia reso indimenticabile l'ultima edizione del Musicultura Festival.


© www.musicultura.it


Per maggiori informazioni o richiedere una copia del libro: musicultura@musicultura.it

24 June 2005

Noa's concert in Ragusa (Sicilia, Italy)

This post is dedicated to Mariangela & Maurizio

It is quicker to say what it isn’t. It isn’t really a Festival. It isn’t a literary prize. It isn’t a conference. It’s a place where writers meet to discuss.
The idea is to bring a certain number of intellectuals to the bedside of a sea that as things stand seems to be chronically ill, with a rate of conflict with few precedents. A sea of problems that professional politicians and diplomats, with the instruments of their trade, have not managed so far to solve. The hope is that at least writers are able to find common ground in discussion of the great conflictual themes of the Mediterranean.
Having to start somewhere, one might as well start from the centre. And the centre, map to hand, is precisely in Sicily. And even more precisely in the south-east of Sicily. Maybe it’s casual, but maybe not: south-east. As if the reasoning of the South and the East of the world could find a home here that offers shelter to each of them. A place where this reasoning can be aired and where someone, it is hoped, will be inclined to hear them. The Province of Ragusa, after having been declared Heritage of Mankind by Unesco, puts itself forwards as a clearing house of rights, ideas, and disparate languages that crisscross from the different shores of the Mediterranean. It is at Ragusa, Modica and Scicli that the masters of the word are called to cross swords, to discuss and even quarrel, if they have to do so. The important thing is that they talk. Out of this comes the need for an annual appointment that should be founded on trust in the power of the word declined in the three different monotheistic religions that have found their foundations in the Mediterranean.
© www.esperia.it/sabirfestival/eventi_eng.htm

2 June 2005

Noa guest of Massimo Ranieri's concert in Napoli (Italy)

MASSIMO RANIERI, Uno splendido spettacolo per la prima delle due serate di "Accussì grande". In scena con Ranieri musicisti superbi, dieci ballerini, l'usignolo Noa.

Già regista dell’Elisir d’amore, Massimo Ranieri torna al San Carlo, concesso prima di lui solo a Claudio Baglioni, per “Accussì grande”. Autore, con Gualtiero Peirce, regista e protagonista dello spettacolo, che prende il nome dal suo terzo album-capitolo di un’antologia napoletana (dopo “Oggi e dimane” e “Nun è acqua”), si avvale anche per quest’altra perla della collaborazione dei preziosi Mauro Pagani e Mauro Di Domenico. Firma le coreografie Franco Miseria, le luci Franco Ferrari, i costumi stile varietà sono di Coveri. Il concerto-evento, che ha visto il tutto esaurito per le due serate, è promosso dalla Provincia di Napoli: “il ricavato della prima serata – spiega il presidente Dino Di Palma – ci permetterà di finanziare una mensa di solidarietà nell’area orientale della città”; la seconda serata è dedicata alla popolazione ultra sessantacinquenne, alla quale sono stati riservati gran parte dei biglietti.

Lo spettacolo, lungo excursus nella canzone napoletana, propone anche i successi italiani dell’ex scugnizzo di Santa Lucia che ricorda in conferenza come al San Carlo, poco più che bambino, portava il caffè agli orchestrali. Sembra che il tempo non sia trascorso, e lui non dimentica gli esordi. Guarda caso, in “Accussì grande” Ranieri racconta in musica la storia di Gianni, un bambino di otto anni (Emanuele D’Angelo), la stessa età del suo debutto, in un continuo rimando di flash back e presente. “Il bambino è un figlio del mondo, sfruttato. A Napoli l’abbiamo sempre avuto il lavoro minorile…”. “Lo spettacolo è di prosa, e in scena ci sono dieci ballerini scelti da Miseria, e sei musicisti: le canzoni rappresentano il collante tra una scena e l’altra. Mi inorgoglisce essere al San Carlo, dove torno con la mia veste più consona; è per me la realizzazione di un sogno che coltivavo da tutta una vita”. “La nova gelosia” e “Dicitincello vuje”, “Tu sì na cosa grande” e “Torero”, “Te vojo bene assaje” e “Pigliate ‘na pastiglia”, passando per “Catarì”, per l’artista capolavoro di S.Di Giacomo/P.M.Costa. “Come ho scelto le canzoni? Mettendole in gola. Ha ragione Mauro Pagani quando afferma che con questi capolavori, dei quali io sono figlio, si deve lavorare per sottrazione, senza aggiungere”. “Tutto si regge su Di Giacomo e Viviani: sono il cemento armato della canzone napoletana, senza nulla togliere agli altri autori”. E “Dicitincello vuje” la canta in coppia con Noa, ospite dell’album. Spiega l’artista israeliana, capace di cesellare canzoni difficili come “Santa Lucia”, che ha tradotto lei stessa la canzone, maschile. "Canzoni napoletane, arabe, ebraiche, canzoni mediterranee hanno la stessa sonorità; la canzone napoletana ha un’incredibile melodia. Ho avuto l’onore di cantare “Torna a Surriento”, “Santa Lucia”, la mia preferita”, dice l’artista innamorata di Napoli che ne contraccambia l’affetto. “Avrei voluto invitare anche Nino D’Angelo, che ho conosciuto in occasione della trasmissione per Canale5, è assai tomo, è 'nu bello napulitano - spiega Ranieri che cita tutti i “grandi”: Mario (Merola) è un’altra fetta di Napoli, io un’altra, Murolo e Bruni sono un quarto dell’intera torta!…”. E il pubblico ritrova, oltre ai classici con arrangiamenti moderni, mediterranei, “Erba di casa mia”, “Se bruciasse la città”, “Da bambino”, “Ci vuole un fiore”, “Via del conservatorio”. ProssimI appuntamenti con Ranieri, per chi l’avesse perso al San Carlo, i concerti del 29 giugno all’Arena Flegrea e in autunno al teatro Augusteo.
Maresa Galli.© www.ilbrigante.com

Noa appears on Massimo Ranieri's album "Accussi Grande"

After singing together with the italian singer/actor in a special Christmas event in 2004 & 2006, in 2005 Noa recorded with Ranieri the napolitan song "Dicitencello vuje " included at Ranieri's album "Accussi Grande" (2005).

More info at www.noasite.net