23 December 2010

Noa's concert in Lecce (Italy)

Giovedì 23 dicembre alle ore 21, al Teatro Politeama Greco di Lecce andrà in scena il concerto "Noa Trio" nell'ambito della Rassegna "Salento d'inverno" della Provincia di Lecce e del Circuito delle Musiche Puglia Sounds, programma della Regione Puglia attuato dal Teatro pubblico pugliese.

Noa torna in Puglia con uno spettacolo di rara intensità in cui la straordinaria voce dell'israeliana si intreccia al pianoforte dell'italiana Rita Marcotulli e alla chitarra di Gil Dor da sempre al fianco di Noa.

La collaborazione fra Noa e Rita Marcotulli ha inizio nel 2000 quando la pianista romana compone il brano Today presente nell'album "Blue Touch Blue" di Noa. In quell'occasione le due artiste si ripropongono di tornare a collaborare per un spettacolo dal vivo e la prima occasione arriva a distanza di molti anni, a giugno 2010, nell'ambito del Festival Jazz di Bolzano. Il successo registrato da quel primo concerto spinge le due artiste a ritrovarsi ad ottobre 2010 sul palco dell'Auditorium Parco della Musica di Roma, questa volta accompagnate da Gil Dor per un concerto che registra il tutto esaurito ottenendo un ottimo riscontro da parte del pubblico e della critica.

Il concerto previsto a Lecce giovedì 23 dicembre nasce dopo il concerto a Roma, ma prevede notevoli cambiamenti: nuovi arrangiamenti, l'esecuzione di brani inediti e l'esecuzione di alcuni brani di Rita Marcotulli, tra le più apprezzate pianiste europee e vincitrice di recente di numerosi premi per la colonnna sonora del film Coast to Coast di Rocco Papaleo.

NOA - Nata in Israele da genitori yemeniti, dall'età di un anno e sino al compimento dei 17 anni, Noa cresce negli Stati Uniti, dove frequenta la scuola di danza di Martha Graham. I suoi idoli musicali sono Paul Simon, James Taylor e Joni Mitchell. A 17 anni decide di conoscere per la prima volta il paese dov'era nata, così viaggia in Israele, dove conosce un giovane laureando in medicina (oggi suo marito) per cui decide di trasferirsi definitivamente a Tel Aviv e assolvere ai due anni di leva obbligatori in Israele.
E proprio sotto le armi che Noa comincia a cantare in pubblico decidendo di iscriversi alla Rimon School di Tel Aviv, fondata dal chitarrista Gil Dor, per perfezionare le sue conoscenze di pianoforte e chitarra. Sarà Gil Dor a notare le straordinarie doti vocali della giovane yemenita e a proporle un concerto in duo nel 1991 al Festival Jazz di Eilat. Il successo è clamoroso, tanto che i concerti del duo si moltiplicano e sfociano nella pubblicazione di un live nello stesso anno. Nel 1992 viene invitata per la prima volta fuori da Israele da alcuni festival in Sicilia (Catania e Gibellina) da praticamente sconosciuta, ma le due esibizioni siciliane mandano in visibilio il pubblico, così da ritornare ancora per altri concerti nel 1993.
Nel frattempo Gil Dor presenta la sua giovane scoperta al suo maestro Pat Metheny che decide di produrre il primo album internazionale nel 1994 che ha lo stesso nome della cantante, "Noa".
L'album ha un buon successo ovunque e proietta Noa sui palcoscenici di tutto il mondo dall'Europa al Giappone. Nell'ottobre del 1994 è protagonista di un evento mediatico di grande impatto che la farà ancor più conoscere, non solo per le sue doti artistiche, ma anche per le sue idee politiche manifestate sin dal 1992 in favore della nascita di uno Stato Palestinese: canta in Piazza San Pietro alla presenza del Papa e di oltre centomila persone la sua "Ave Maria", prima cantante ebrea ad esibirsi per il Pontefice, testimonial del nuovo corso vaticano nei confronti di Israele, che porterà alla ripresa di relazioni diplomatiche tra i due Stati.
Ma quella partecipazione, oltre all'approvazione della maggioranza degli israeliani, le attirerà le critiche e gli insulti della destra più oltranzista e ortodossa del suo Paese. Nello stesso anno è la prima cantante israeliana ad essere invitata al Festival palestinese di Nazareth.
Nel 1995 partecipa come ospite internazionale al Festival di Sanremo e raggiunge la vetta delle classifiche in Francia dove viene proclamata artista dell'anno dalla trasmissione "Taratata",alla quale invita Zucchero a duettare con lei. Nel 1996 pubblica il secondo album "Calling" cui seguirà nel 2000 l'album "Blue Touches Blue".
Tra i due albums, Noa partecipa all'album "Orange and Blu" di Al Di Meola, incide l'album di Cocciante "Notre Dame de Paris", nella veste di Esmeralda, da cui verrà tratto l'omonimo musical campione di incassi in tutto il mondo, incide anche il tema del film "Giovanna D'Arco" di Luc Besson e di "Babel" di Pollicino, è ospite nel disco di Pino Daniele "Dimmi cosa succede sulla Terra", partecipa per la seconda volta al Festival di Sanremo con "Beautiful That Way", la canzone sul tema del film "La Vita è bella" a lei commissionata da Benigni e Nicola Piovani.
Nel 1997 va in tour in Francia con Sting e incide un album (inedito in Italia) con l'Israel Philarmonic nel quale mostra tutta la sua poliedricità cimentandosi con Bach, Bernstein e classici del jazz.
Recentemente ha collaborato anche all'ultimo album di Joan Manuel Serrat (primo nelle classifiche spagnole), prima di produrre il suo ultimo album "Now" dedicato al suo primo figlio Ayehli (nome indiano che significa la "mia seconda ala"), nato nel 1991.
La sua carriera artistica l'ha vista in questi anni collaborare e duettare con artisti del calibro di Santana, Stewie Wonder, Joan Baez, Johnny Clegg, Khaled e al tempo stesso si è sempre intrecciata alle vicende del suo Paese, tanto da essere presente con la sua musica ad eventi, nel bene e nel male, che hanno segnato questi anni: dal concerto ad Oslo per gli accordi di pace con Rabin e Arafat,al concerto stesso nel quale il leader israeliano venne assassinato, al concerto in sua memoria alla Casa Bianca con Bill e Hillary Clinton.
Noa è dal 2000 cittadina onoraria di un piccolo comune salentino, Melpignano insieme a Nabil Salameh dei Radiodervish, palestinese, a cui è legata da profonda amicizia.
Nel 2003 ha iniziato una collaborazione con il gruppo italiano dei SOLIS STRING QUARTET insieme in tour in Francia e Spagna oltre che in Italia con grande successo.
Dal 2003 è Ambasciatrice della FAO nel Mondo.
Nel maggio del 2004 ha preso parte all'evento "WE ARE THE FUTURE" organizzato da Quincy Jones a Roma.
Nell'agosto del 2004 è diventata per la seconda volta mamma della bella Enèa.
Nell'aprile del 2005 partecipa come voce solista all'Isola della Luce" di Nicola Piovani facendo registrare il tutto esaurito nei due concerti tenuti alla Sapienza di Roma e al Teatro Turreno di Perugia. E' stata ospite del Premio Recanati svolto a Macerata inel 2005 Ha partecipato al LIVE 8 di Roma. Ha partecipato al Festival di Sanremo 2006 vincendo in coppia con CARLO FAVA il Premio della Critica. Recentemente ha ricevuto il PREMIO CAROSONE per il lavoro che da anni conduce sui testi della canzone napoletana d'autore,che ha avuto il primo sbocco nell'album "NAPOLI-TEL AVIV" uscito solo in Israele.
In questo lavoro Noa ha tradotto in ebraico i testi delle canzoni napoletane ed il disco, uscito a settembre del 2006 è stato ai primi posti delle classifiche israeliane.
E' stata premiata al Festival Tenco 2006 per la sua carriera.
Dal 2007 è Cavaliere della Repubblica Italiana, onorificenza disposta dall'attuale Presidente Giorgio Napolitano. Nella primavera del 2008 è uscito l' album "Genes & Jeans" per Mercury-Universal, un viaggio dalle sue radici yemenite alla sua adolescenza americana e quindi un viaggio musicale dalla tradizione orale al pop contemporaneo.
A maggio ha partecipato insieme alla palestinese MIRA AWAD all'Eurovisione di Mosca, per poter inviare il suo messaggio di convivenza e di pace culminato nella realizzazione di un disco comune " There Must Be Another Way" già in distribuzione in tutta Europa.


Giovedì 23 dicembre alle ore 21, al Teatro Politeama Greco di Lecce andrà in scena il concerto “Noa Trio” nell’ambito della Rassegna “Salento d’inverno” della Provincia di Lecce e del Circuito delle Musiche Puglia Sounds, programma della Regione Puglia attuato dal Teatro pubblico pugliese.

Noa torna in Puglia con uno spettacolo di rara intensità in cui la straordinaria voce dell’israeliana si intreccia al pianoforte dell’italiana Rita Marcotulli e alla chitarra di Gil Dor da sempre al fianco di Noa.

La collaborazione fra Noa e Rita Marcotulli ha inizio nel 2000 quando la pianista romana compone il brano Today presente nell'album "Blue Touch Blue" di Noa. In quell’occasione le due artiste si ripropongono di tornare a collaborare per un spettacolo dal vivo e la prima occasione arriva a distanza di molti anni, a giugno 2010, nell’ambito del Festival Jazz di Bolzano. Il successo registrato da quel primo concerto spinge le due artiste a ritrovarsi ad ottobre 2010 sul palco dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, questa volta accompagnate da Gil Dor per un concerto che registra il tutto esaurito ottenendo un ottimo riscontro da parte del pubblico e della critica.


Il concerto previsto a Lecce giovedì 23 dicembre nasce dopo il concerto a Roma, ma prevede notevoli cambiamenti: nuovi arrangiamenti, l’esecuzione di brani inediti e l’esecuzione di alcuni brani di Rita Marcotulli, tra le più apprezzate pianiste europee e vincitrice di recente di numerosi premi per la colonnna sonora del film Coast to Coast di Rocco Papaleo.

10 December 2010

Noa recieves the District Tolerance Award in Haifa (Israel)

Israel's Eurovision duet for 2010 sang "There Must be Another Way." Noa is a Jewish Israel and Mira an Arab israeli. Their collaboration is a symbol of a "better way." Rotary District 2490 (Israel) recognized their achievement and spirit by awarding them the coveted District Tolerance shield Award on Friday December 10, 2010 at Beit HaGafen in Haifa, Israel.



19 November 2010

Noa's benefit concert in Milano (Italy)


Noa e Mira Awad chiudono la conferenza mondiale Science for Peace 2011 con un concerto speciale dedicato alla pace che si terrà a Milano presso l’Aula Magna Università Bocconi il prossimo venerdì 19 novembre alle ore 21.00. Le due cantanti hanno già collaborato insieme per portare la pace nel mondo, Achinoam Nini, 39 anni, conosciuta più semplicemente come Noa e la cantante e attrice araba israeliana Mira Awad, 33 anni si esibiranno insieme, un evento emozionante e gratuito, che la Fondazione Veronesi vuole offrire a tutti coloro che sostengono gli obiettivi di Science for Peace.




16 November 2010

Noa on the Greenpeace exhibit "Buried in Coal" (Israel)


Famous Israelis buried in Coal (by Lahav Harkov).
Singers, athletes and former government ministers cover themselves in coal to promote alternative energy sources with GreenPeace.

Greenpeace is opening an exhibit titled "Buried in Coal" at the Tel Aviv Cinematheque next week, in protest of coal mills in Israel.


The exhibit features photographs of celebrities, who volunteered to buried in coal "in order to illustrate the terrible danger of producing energy through burning coal," the organization explained.


Most of the electricity in Israel is produced by burning coal, and, according to Greenpeace, "the electric company is pushing [Israel] to build another coal mill in the south."


"The exhibit is meant to call on the primer minister to prevent the building of another mill in Israel, and promote clean energy alternatives," the organization said.



Amongst the celebrities who participated in the exhibit are supermodel Bar Refaeli Eurovision performers Mira Awad and Ahinoan Nini, former education minister Yossi Sarid, and Israel National Basketball Team coach Oded Katash.


In July, Greenpeace took over a coal ship headed for Hadera, and naval police had to intervene in order to safely deliver the coal to the mill.



21 October 2010

Noa's concert in Roma (Italy)


Appuntamento a Roma con il concerto di Noa il 21 ottobre 2010 all’Auditorium Parco della Musica. La cantante israeliana sarà la protagonista del concerto benefico organizzato dall’Adei-Wizo, Associazione Donne Ebree d’Italia con il patrocinio di Regione Lazio, Provincia di Roma
Comune di Roma. La serata è destinata alla raccolta fondi per il progetto “Warm Home” (il calore di casa) rivolto a bambine e ragazze che non hanno una famiglia, vivono ai margini della società con grosse difficoltà, con il rischio di trovarsi a vivere in ambienti pericolosi.


L’Adei-Wizo, o.n.g. fondata nel 1927, presente nell’Unione Europea e all’O.N.U attraverso la Wizo (organizzazione di volontariato femminile internazionale ebraica) contribuisce al sostegno di opere sociali in Italia e in Israele con asili nido, rifugi per donne maltrattate, centri per anziani e per giovani disadattati al fine di aiutare i cittadini israeliani in difficoltà, siano essi ebrei, cristiani, arabi, beduini, drusi o circassi. Con le sue molteplici attività, raccoglie donazioni totalmente destinate a scopi benefici che oltre a migliorare le condizioni di vita dei più deboli, favoriscono la conoscenza reciproca delle diverse etnie contribuendo alla coesistenza pacifica di tutti i componenti della società israeliana.





Artista: NOA
Data: giovedì, 21 ottobre 2010
Orario: 9:00pm
Città: Roma
Sede dell'evento: Auditorium Parco della Musica – Sala Sinopoli
Indirizzo: viale Pietro de Coubertin
Nazione: IT
Ingresso: 25€ – 30€


Roma, 17 ottobre 2010 - Musica e beneficenza sono tradizionalmente un connubio fortunato. La splendida voce di Noa sarà protagonista del concerto benefico organizzato giovedì 21 dall'Adei-Wizo, Associazione Donne Ebree d'Italia, presso la Sala Sinopoli dell'Auditorium Parco della Musica.

L’incasso della serata è destinato alla raccolta fondi per il progetto “Warm Home -Il calore di casa” rivolto a bambine e ragazze che non hanno una famiglia, vivono ai margini della società con grosse difficoltà, con il rischio di trovarsi a vivere in ambienti pericolosi.

L'Adei-Wizo, è una O.n.g. fondata nel 1927, presente nell' Unione Europea e all' O.N.U attraverso la Wizo -organizzazione di volontariato femminile internazionale ebraica- contribuisce al sostegno di opere sociali in Italia e in Israele con asili nido, rifugi per donne maltrattate, centri per anziani e per giovani disadattati al fine di aiutare i cittadini israeliani in difficoltà, siano essi ebrei, cristiani, arabi, beduini, drusi o circassi.



Una serata all’insegna della solidarietà, che sarà anche una ghiotta occasione per apprezzare la versatilità della voce cristallina ed emozionante di Noa. Quest’ultimo è, in realtà, il nome d’arte di Achinoam Nimi, che in ebraico vuol dire “sorella della pace”. Un nome che suona quasi profetico, infatti Noa si è distinta, fin dagli esordi, per il suo appassionato impegno civile a favore della pace in Medioriente.

Nel 1994 è la prima cantante ebrea ad esibirsi, in Piazza San Pietro, davanti a Papa Giovanni Paolo II, al quale dedica una “Ave Maria” da brividi. Nello stesso anno è la prima cantante israeliana ad essere invitata al Festival Palestinese di Nazareth. Noa è ambasciatrice della Fao nel mondo e ha partecipato a numerosi concerti umanitari, come il “We are the future” del 2004 organizzato da Quincy Jones e il “Live 8”del 2005, tenuti entrambi a Roma. D’altra parte la cantante ha un rapporto privilegiato col nostro paese, tanto che nel 2000 ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Melpignano, un piccolo comune salentino famoso per il Festival della Taranta. Sempre in Italia, in particolare a Catania e a Gibellina, viene invitata a cantare, nel 1992, per la prima volta fuori dai confini di Israele, trovando una calorosa e inaspettata accoglienza.

Due anni dopo esce “Noa”, l’album di debutto prodotto dal grande chitarrista Pat Metheny, che la mette in luce come una delle più promettenti interpreti della world music. Il felice connubio tra pop, rock, jazz e suggestioni mediorientali si ripete anche in “Calling” del 1996 e in “Blue touches blue” del 2000.



Tra i due album Noa canta in “Notre Dame de Paris” di Cocciante, in “Dimmi cosa succede sulla terra” di Pino Daniele e partecipa come ospite al Festival di Sanremo con “Beautiful that way”, la toccante canzone sul tema de “La vita è bella”, che le hanno commissionato Roberto Benigni e Nicola Piovani.

Negli ultimi anni ha duettato con artisti del calibro di Stevie Wonder, Santana, Joan Baez e Khaled. Dal 2003 Noa è accompagnata stabilmente nei suoi concerti dalla Solis String Quartet, un quartetto d’archi che ha collaborato con i più grandi cantanti italiani, insieme al quale ha partecipato al Festival di Sanremo del 2006 con “Un discorso in generale”, che, pur non qualificandosi per la fase finale, si è aggiudicato il Premio della Critica.

Auditorium - Parco della Musica, viale Pietro De Coubertin 30, Sala Sinopoli, giovedì 21 ottobre h 21, biglietti da € 25 a € 30, info 06 5814464


19 October 2010

Noa's concert in Acco (Israel)


The IPO gave a concert last night on the walls of Acco under the baton of Zubin Mehta, with the participation of Ahinoam Nini and Mira Awad. The festive concert saluting the city of Acco has already become a yearly tradition in Acco. The idea behind the project, which aims to promote tolerance and mutual respect in the city, came from senior businessmen.
The IPO played Mozartís Concerto No. 5 in A major for violin and orchestra (known as the ìTurkish Concertoî). Singers Ahinoam Nini and Mira Awad then took the stage and sang special arrangements of three duets. The IPO musicians returned and ended the evening with a performance of Beethovenís Symphony No. 7 in A major (Opus 92). A dazzling display of fireworks sponsored by the city of Acco concluded the event.

17 October 2010

Noa's Benefit concert in Tel Aviv (Israel)


Achinoam Nini (Noa) is an Israeli icon: a singer, composer and lyricist of world stature who is as passionate and principled as she is talented. Her musical achievements are the stuff of legend. She has sung for the Pope, performed with the Israeli Philharmonic and the Solis String Quartet, at the Eurovision song contest together with Mira Awad, with Sting and with Stevie Wonder, at Carnegie Hall and at a Sacred Music Festival in Fez … where not? On October 17, ESRA supporters will have a chance to hear her too, as she performs in a not-to-be-missed benefit concert at the Tel Aviv Opera House.

Today, Nini lives in Israel in a house by the sea filled with color, bright, primitive paintings, toys and many books – a contrast to her early life, which was spent overseas. The ethnic influences on her life and style are so varied that it's easy to understand why Nini describes her childhood as "quite a confusing one, though happy, actually." Born to Israeli parents of Yemenite origin who moved to the US when she was two, she grew up always feeling a little different. The other students at the yeshiva school she attended in New York were mainly of Ashkenazi origin, and – another dichotomy – her family was traditional, but not religious. After school, she played with the Puerto Rican and African-American kids in the neighborhood. "It's no wonder" she says with that familiar wide smile, that "I had to deal with an identity crisis."

Precocious in music, Nini found an outlet in song-writing and singing. At the age of seven, she joined the school choir led by Avshalom Katz, who was to prove one of the great influences on her life. Katz not only taught his choir wonderful songs, but also "inspired us to rise to the occasion of music." Moreover, he took Nini's talent seriously, and when she was 12, he arranged for her to record her compositions.

But then, life took another tangent. On a hiking trip on a visit to Israel, Nini fell in love. She was 16; he was 21. She left school and followed him to Israel, because she believed then, as she does now, that "love is the greatest driving force in the world." Many parents would have had a fit, but hers were Zionists who had always intended to return to Israel, and she believes, "in some ways, they were proud that I managed to do what they couldn't at the time."


Nini certainly has never had cause to regret her decision (though, she admits, she might not be so willing herself to let her own children leave school and run off to another country.) Today, she and her former boyfriend, who is now her husband, Dr. Asher Barak, have three children, Ayehli, Enea and Yum.

After finishing high school at a boarding school in Jerusalem, Nini served in an IDF military entertainment unit. She had planned to study music at Julliard, but that would have meant leaving her boyfriend, so she attended the Rimon School of Music instead, majoring in composition and vocal training. One of her teachers was Gil Dor, the greatest musical influence on her life. Their success took off after they gave a collaborative teacher-student performance in Tel Aviv which resulted in a recording deal with Geffen Records. "We were on our way," she says. The collaboration has lasted 20 years.

Nini's style is not easy to categorize. Her beautiful mellow voice lends itself to ballads, to jazz, blues, Rhythm & Blues and to ethnic and classical influences. Among the singer-composers who have influenced her songs are the great talents of the sixties, such as Joni Mitchell, Paul Simon and Leonard Cohen, who sing, as she does, "from the gut." In Hebrew, a major influence has been Leah Goldberg, whose songs she has recorded.

It's been noted that she has sometimes been perceived as more successful overseas than at home. To Nini, the main reason is that Israel has a smaller population, and she is not the kind of singer who appeals to the masses. "If you're living for art, you're appreciated by fewer people. I couldn't fill a stadium and I wouldn’t want to." Also, "my natural multiculturalism is embraced by Europeans, but here, people don't really know how to swallow how I fuse languages. It doesn't fit into the consensus." Nevertheless, songs like 'Bo'i Kallah' are Hebrew classics.

Overseas, she is a genuine star. One of the highlights of her career was her performance of 'Ave Maria' before Pope John Paul II, a live audience of 100,000 and a television audience of millions. The engagement came about through a fortuitous piece of luck.

"I had recorded a version of 'Ave Maria' with original lyrics for my album 'Noa' as a prayer for peace. The lyrics are ecumenical, in fact, iconoclastic, although most people missed that. One of the organizers of a concert which was being planned at the Vatican in honor of the Year of the Family happened to come across one of my albums and thought the cover photo of me was interesting. He turned it over and saw that I had recorded 'Ave Maria,' so he listened to it and liked it. That concert established me as a person who had something to say that was universal."

Nini met the Pope not just once, but several times – ("I think he liked me.") She certainly was taken by him. "He spoke highly of Israel in such an openminded way. He was just what a religious leader should be. He really believed that the breaking of barriers in religion would bring peace."

Another song that resonated internationally was the theme from the movie 'Life is Beautiful,' whose English lyrics she wrote. Says Nini, "I'm good with things that have a deeper meaning. I just can't do a pop song without a higher level of dealing with life."

That extends to other things she believes in, such as peace and co-existence. Nini, who sang at the fateful rally in 1995 minutes before Yitzhak Rabin was assassinated, has often collaborated with Arab and Palestinian artists and has worked on many occasions with the Peres Center for Peace. Her dedication has been recognized by the award of many international prizes, including the Crystal Award by the World Economic Forum in Davos, the Gemona Seminar prize for artistic excellence and The Italian Stella de la Republica award. She has also been appointed Good Will ambassador for the Food and Agriculture Organization of the United Nations. "I have a sense of injustice," she says. "That’s why I'm here."

It has sometimes led to controversy. During the Gaza war in 2009, she felt that "things were starting to get distorted. I started seeing a demonization of Israel in every sense and I felt that a sense of balance was needed." She wrote an open letter urging Israel to get rid of Hamas, which was misinterpreted by some Palestinians as an attack on innocent civilians. In her response, she wrote, "I am sorry for every innocent life lost on both sides of the fence… I call on all people to listen to all sides with an open heart free from prejudice… Let's show the beauty of all cultures, the wisdom of all religions, and the human, compassionate face of mankind."

A passionate, courageous person who believes strongly in equality and the possibility of peace, she denies that she is in any way naïve. "On the contrary, those who do nothing are the naïve ones." And she is cautiously optimistic. "There has been progress," she maintains.

So, life is beautiful? She smiles as she gets up to feed her baby daughter. "Life is beautiful."



ESRA volunteers proved, once again, that as a team they can pull off a major event successfully and make it look so very easy.

On October 17, ESRA cooked up a storm. The ingredients were all there: a gala evening with internationally acclaimed singer Achinoam Nini always promised to be special; Gil Dor’s guitar would delight; the Israel Chamber Orchestra conducted by Ilan Mochiach would add depth and drama; and Haim Yavin, Mr. News himself, would guide us through the evening with clarity and panache.

So what made this event special? Quite simply it was the “ESRA” component. It all started outside the magnificent Opera House as people greeted one another as they entered and mingled in the foyer as if going to some class reunion. There was an air of excitement and anticipation as people saw familiar faces. Everyone knew someone and the air buzzed with warmth and belongingness. As the lights dimmed we were taken on a guided journey through a potted history of ESRA, its achievements and projects. A short, concise film was screened which illustrated some of the ways in which ESRA makes a difference in the community at large. Even the film itself was a credit to the volunteers who made it and showed us all that Esravision has “come of age”. Nina Zuck, ESRA’s co-chair, appealed to the audience to continue supporting ESRA’s work – as if we needed convincing! Her charm and modest words were capped by the sweet voices and performance of the Hefzibah choir. These young Ethiopian girls, who participate in our choir in Netanya and are led by Eva De Mayo and Yevgeny Mishkov, caused the 1600 people in the audience to marvel at their achievements after such a short time together. I was sitting near their parents who could be heard 'kvelling' as their daughters sang on stage at the Israel Opera House. If that wasn’t enough, they later sang with Achinoam Nini, who was gracious in sharing stage and song, and even comforted one of the girls after she slipped and fell.

The main program was great. Achinoam Nini and Gil Dor, supported by the Israel Chamber Orchestra, selected a repertoire with something for everyone as she sang some of her better known songs (Bo’i Kala and Keren Or), a taste of Italy (Santa Lucia), a touch of opera (Rossini), jazz (My Funny Valentine) and some of her personal favorites from different periods of her life. Her stories of her grandmother, mother and voice teachers, and of her deep love and appreciation of them, revealed the depth of her humaneness and spirituality.

She concluded her performance with Beautiful Life. How apt for such a wonderful, impressive and entertaining evening.

Congratulations to the organizing committee who, yet again, have set new and higher standards for our ESRA events.

14 October 2010

Noa Israel Fund’s 2010 Human Rights Award



You do not often see guests dancing at an Anglo-Jewish charity dinner.
But many were on their feet at the New Israel Fund's annual Human Rights awards on Sunday to celebrate this year's winners: Israeli singers Noa and Mira.
The duo, Achinoam Nini who is Jewish and Mira Awad who is Arab, represented Israel in the 2009 Eurovision song contest. They had been due to perform in London earlier this year at the Zionist Federation's Israel Independence concert but Ms Arad withdrew amid political controversy.
But there were no such inhibitions as Mira and Noa took to the stage to entertain 300 guests in the art deco Bloomsbury Ballroom.
By the time they finished their set with a barnstorming version of The Beatles' We Can Work It Out, most of the large contingent from the NIF's younger New Generation group were bopping at the back, joined by Rabbi Laura Janner-Klausner who was unable to resist the beat.
Jane Grabiner, host for the evening, said: "For the first time, we are focussing on those who use the arts to advocate for human and civil rights, and for dialogue and co-existence in Israel."
Sir Ronald Harwood, the playwright, presenting the awards, said that Noa and Mira had used "their enormous musical talent and friendship to promote dialogue and peace".
Also recognised with an award was Israeli filmmaker Tomer Heymann whose documentaries have ranged from disaffected Jewish youth to attempts to set up a binational Jewish-Arab school in Israel. One of his films followed the lives of a group of Filipino transvestites who work as carers of elderly Orthodox men in Israel - prompting Sir Ronald to quip: "Nice work if you can get it!"
Guests included actors David and Clive Swift, Board of Deputies president Vivian Wineman and Reform movement head Rabbi Tony Bayfield and chairman Stephen Moss. One of the night's other attractions was the catering - by fashionable London-based Israeli chef Yotam Ottolenghi, whose business partner Sami Tamimi is a Palestinian from East Jerusalem.

Noa and Mira Awad who represented Israel in the Eurovision Song Contest 2009 with their song “There must be another way”, have won the New Israel Fund’s annual Human rights award. Achinoam Nini (Noa) who is Jewish and Mira Awad who is Arab, sung their song in Hebrew, Arab and English to send a sign of hope in times of rising tensions in the Middle East. There had been protests from both fundamental Jews and fundamental Palestinians who both claimed, that Awad and Nini were traitors of their respective people. They had been due to perform in London earlier this year at the Zionist Federation’s Israel Independence concert but Ms Arad withdrew amid political controversy. Jane Grabiner, host for the evening, said: “For the first time, we are focussing on those who use the arts to advocate for human and civil rights, and for dialogue and co-existence in Israel.” Sir Ronald Harwood, the playwright, presenting the awards, said that Noa and Mira had used“their enormous musical talent and friendship to promote dialogue and peace”. At the ceremony they performed a rendition of The Beatles’ song “We can work it out"


2 October 2010

Noa's concert in Reggio Emilia (Italy)

Noa in concerto in Italia: Festival Francescano di Reggio Emilia il 2 ottobre; Auditorium di Roma il 21 ottobre
30 SETTEMBRE 2010
di Giusi Meister
Concerto di Noa al Festival Francescano di Reggio Emilia

Sabato 2 ottobre ore 21, Reggio Emilia, Piazza della Vittoria (o, in caso di pioggia, al Teatro Ariosto)

L’evento più significativo del Festival Francescano di Reggio Emilia è certamente il grande concerto della cantante israeliana Noa. L’interprete della celeberrima colonna sonora del film “La vita è bella” si esibirà con le canzoni che l’hanno resa famosa in tutto il mondo. Sempre pronta a spendere la sua arte per il dialogo di pace, Noa ha interpretato testi di grande profondità come “Shalom” (dall’album Gold) o “We” (dall’album “Now”), sino ad essere nominata, nel 2003, Ambasciatrice di buona volontà dalla FAO. Nel 2006, l’artista ha partecipato al Festival di Sanremo conquistando il Premio della Critica.

Come tutte le iniziative del festival francescano, il concerto è a ingresso libero.

Info
Il programma completo del festival:

http://www.festivalfrancescano.it/index.php/programma/82-sabato-2-ottobre

Website di Noa:

http://www.noasmusic.com/






Concerto del 21 ottobre all’Auditorium Parco della Musica di Roma

Noa si esibirà il prossimo 21 ottobre a Roma per il concerto benefico organizzato dall’ADEI-WIZO – l’Associazione Donne Ebree d’Italia.

La serata ha come obiettivo la raccolta di fondi per il progetto Warm House rivolto a bambine e ragazze che non hanno una casa e che vivono in contesti sociali difficili ed in territori di guerra.

Un’occasione per ascoltare della buona musica e contribuire a migliorare la condizione di chi è più in difficoltà di noi.

Il concerto si terrà il 21 ottobre all’interno dell’Auditorium Parco della Musica.
I prezzi dei biglietti vanno da € 25 a € 30.





1 October 2010

Noa's concert in Lampedusa (Italy)



O' Scia' 2010

Odori Suoni Colori d'Incontri d'Arte - VIII Edizione

Nessun uomo è un'isola, ogni respiro è un uomo.





28, 29, 30 Settembre - 1 - 2 Ottobre 2010

Spiaggia della Guitgia - Lampedusa



Claudio Baglioni, Alexia, Malika Ayane, Luca Barbarossa, Edoardo Bennato, Mario Biondi, Chiara Canzian, Pierdavide Carone, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Lorella Cuccarini, Cristiano De Andrè, Francesco De Gregori, Drupi, Loredana Errore, Tony Esposito, Niccolò Fabi, Fabri Fibra, Giorgio Faletti, Giusy Ferreri, Eugenio Finardi, Irene Fornaciari, 2 Ott Nino Frassica,Los Plaggers Band,Mario Incudine, Max Gazzè, Irene Grandi, Fausto Leali, Neri Marcore' , Marco Mengoni, Antoine Michel, Morgan, New Trolls, Noa, Noemi, Nomadi, Rocco Papaleo, Danilo Rea, Rettore, Paolo Rossi, Valerio Scanu, Francesco Scimemi, Shel Shapiro, Sonohra, Syria, Gegè Telesforo, Maurizio Vandelli, Ornella Vanoni, Roberto Vecchioni, Zero Assoluto




7 August 2010

Noa's concert in Buenos Aires (Argentina)



Misión: Cantar por la paz
04/08/10
Entrevista Noa. Es la cantante más famosa de Israel. Este sábado se presenta por primera vez en Buenos Aires. Por SANDRACOMMISSO
Cantar por la paz. Esa es la misión de la cantante israelí Noa (Ajinoam Nini), quien se presenta aquí p primera vez el sábado en La Trastienda Club. Su repertorio, con canciones propias y de otros, en heb inglés, francés, español e italiano, es una muestra de su interés por hacer del arte, una bandera de pa
Nació en Israel y pasó toda su infancia en Nueva York, estudió allí en la Escuela de Artes y aprovechó todas las influencias culturales con las que se cruzó y las sumó a sus raíces judías yemenitas. “En diferentes etapas de mi vida me sentí en casa en distintos lugares del mundo, adoro viajar y me siento honrada de llevar mi música por el planeta, y de haber tenido la fortuna de colaborar con músicos maravillosos de distintos países. Ahora estoy instalada en Israel con mi marido y mis tres hijos Y desd ahí quiero seguir construyendo por lo que creo: la paz y la convivencia”, escribe vía Internet desde su casa en Israel, donde es una verdadera estrella y suele albergar a J. M. Serrat, Carlos Núñez, Pat Metheny (que le produjo uno de sus primeros discos), Miguel Bosé. “Estoy enamorada de la música d sur de Italia. Creo que hay una conexión entre los judíos y los napolitanos en la forma de ser. Ambos pueblos son inmigrantes, sobrevivientes, buscadores, sufridos y con humor, románticos y apasionados cuenta. Tras haber compuesto una canción para el filme La vida es bella (Roberto Benigni), acaba de grabar un disco de canzonettas en dialecto napolitano y hebreo.
La música de Israel y Oriente Medio no es conocida acá.
La música israelí es extremadamente diversa, es un reflejo del mosaico cultural que es nuestra socied La música de Oriente Medio es como las arenas del desierto: fluida y flexible. Sus melodías son sinuo como hojas en el viento. En la música judía de Yemen, la voz juega un rol muy importante. Es considerada sagrada. En mi último álbum, Jeans and Genes , versioné varias canciones antiguas con nuevos ritmos.
Con tantas influencias, viajando tanto, ¿cómo lo maneja? Mi música es una reflexión de mi alma, una búsqueda de un sentido profundo, de una identidad. Por suerte, resuena en el corazón de muchas personas, a pesar de que no es muy comercial lo que hago. La integridad personal y artística es un gr valor para mi. Yo entrego mi alma cada vez que canto. Me siento agradecida y feliz, después de estar el escenario, encontrarme con el público que me saluda con una sonrisa o un apretón de manos. Y siempre trato de canalizar ese reconicimiento hacia causas benéficas en las que creo, como el proces de paz en Oriente Medio, pelear contra el hambre. Por eso, soy embajadora de buena voluntad de la FAO, y ayudo en todo lo que esté a mi alcance.
Habitualmente, actúa junto a artistas árabes como Khaled (con quien cantó una versión de “Imagine”) ¿Es una manera de demostrar que la convivencia entre el pueblo árabe y el israelí es posible? Creo q sí. Nuestros pueblos son muy cercanos. Comparo este momento que vivimos con el de un nacimiento antes de que un niño nazca, hay miedo y dolor; la madre teme no sobrevivir, pero finalmente, del miedo nace el más maravilloso milagro, una nueva vida. Creo lo mismo para el proceso de paz. El extremism de ambos lados, va a sucumbir bajo un punto de vista más humanístico. Confío en que un nuevo horizonte de democracia y humanidad para la región está muy cerca. Yo ideé un plan de paz que llam “Peace by Piece” ( Paz de a pasos ) que me gustaría compartir. Hay varios pasos que son fundamentales: Reconocimento (cada pueblo debe reconocer los derechos del otro a la vida, a la libertad, la independencia, la identidad), Perdón (por las atrocidades cometidas en nombre de un idea Compartir (crear dos estados, Israel y Palestina, conviviendo en paz).
Esta es su primera visita a la Argentina, ¿qué conoce de nuestra música, de nuestra cultura? Lamentablemente, muy poco. Por supuesto, he escuchado tangos y lo vi bailar también. Es espectacu Mi sueño es recorrer la Patagonia. Del resto, soy ignorante pero estoy ávida por descubrir.
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