23 December 2011

Noa's concert in Molfetta (Italy)








Il suo vero nome è Achinoam Nini, anche se ormai è universalmente nota come Noa. Perchè la quarantaduenne cantante di origini ebreo yemenite può ben essere considerata una star internazionale e sarà proprio lei, insieme con l’Orchestra della Magna Grecia diretta da Piero Romano, la protagonista del Concerto di Natale che il Comune di Molfetta e la Fondazione Valente organizzeranno, con il supporto tecnico di Area Metropolitana, venerdì 23 dicembre alle 21 in Cattedrale, a conclusione di un anno che ha portato a Molfetta, ma forse sarebbe più giusto dire in Puglia, alcuni dei più bei nomi del firmamento musicale internazionale.
Il grande pubblico ha nella mente la sua bella voce grazie al tema de “La vita è bella”, da lei inciso per la colonna sonora dell’omonimo film premio Oscar diretto e interpretato da Roberto Benigni, ma la storia di Noa, la sua passione per la musica, vengono da lontano, per l’esattezza da quando, appena diciassettenne, lasciò New York per fare ritorno in Israele e prestare il servizio militare, come tutte le donne del suo Paese. Per una ragazza cresciuta nella società statunitense, non fu facile abituarsi a dormire col fucile sotto il letto, ma fu proprio allora che cominciò a delinearsi nella sua testa quella che sarebbe poi diventata la missione della sua vita: usare la musica come strumento per raccontare i dolori dei conflitti mediorientali e riavvicinare due popoli, l’israeliano e il palestinese, da lungo tempo separati e in guerra. Una missione difficile che l’ha portata a esibirsi in tutto il mondo e che, specie in Italia, l’ha vista ottenere diversi riconoscimenti per il suo ruolo di ambasciatrice musicale di pace, arrivando persino a cantare in Vaticano, al cospetto del papa Giovanni Paolo II. Nel concerto di Molfetta, Noa eseguirà un programma estremamente vario che includerà brani tratti dal repertorio popolare israeliano e yemenita, ma anche alcuni classici della tradizione partenopea, tratti dal suo ultimo disco, intitolato appunto “Noapolis”. I biglietti per il concerto sono in vendita nel circuito booking show, sul sito www.bookingshow.com, al box office Feltrinelli di Bari (080.524.04.64) e a Molfetta al botteghino del Teatro odeon e al Duomo.



22 December 2011

Noa's concert in Venezia (Italy)


Il Casinò Municipale di Venezia e Casinò di Venezia Meeting & Dining Services organizzano giovedì 22 dicembre 2011, alle ore 20.30, presso il Salone delle Feste di Ca' Vendramin Calergi, un Gran Galà di Natale intitolato "Eleganti Auguri" al quale farà seguito un concerto, offerto dalla Casa da Gioco, con la presenza di Noa.

Ca' Vendramin Calergi, sul Canal Grande, prestigiosa sede del Casinò Municipale di Venezia, aprirà le sale rinascimentali a Coloro che vorranno trascorrere una serata indimenticabile in un ambiente di prestigio, un'occasione per scambiarsi gli Auguri di Natale, cenare nel Salone di un palazzo veneziano ed ascoltare una delle voci femminili più eleganti della scena pop contemporanea che si farà, ancora una volta, portatrice di messaggi di pace e di amore, riuscendo abilmente a mescolare più generi musicali dal jazz al rock americano e a regalare suggestioni mediorientali. Il concerto, in acustica, prevede, a conclusione della cena, un'antologia dei 20 anni dei successi dell'artista israeliana che si esibirà nella formazione di trio: Noa, voce e percussioni, Gil Dor, chitarra e Hila Kulik, piano.

Casinò di Venezia Meeting & Dining Services, società controllata dalla Casa da Gioco che si occupa di ristorazione, proporrà, grazie agli Chef del Ristorante Wagner del Casinò, intitolato al compositore tedesco che dimorò a palazzo, ricercati sapori. Immersi in un ambiente esclusivo, tra raffinatezza e professionalità, si potrà vivere una meravigliosa dimensione in cui la cura di ogni dettaglio sarà elegante e raffinata.

Menu di gala Brindisi di benvenuto Scampi crudi, tartufi di mare, tartara di tonno, salmone marinato e granita al prosecco, vodka e arancia Granseola all'olio e limone, gamberoni al vapore sul fondo di carciofo tiepido Ostriche e cappesante gratinate Filetto di branzino in "saor" con polenta morbida Spinosini gratinati con code di scampi e radicchio di Treviso tardivo Astice alla "busera" con patate Babà al limoncello Caffè


Champagne a tutto pasto"La Cuvée" Devaux



A seguire Noa in Concerto The Best of Noa: 20 anni di successi

Noa (voce e percussioni), Gil Dor (chitarra) e Hila Kulik (piano)


La serata si trasformerà in un momento ricco di emozioni e di divertimento. Grazie all'offerta dei giochi tradizionali, fiore all'occhiello del Casinò più antico al mondo e ai nuovi giochi elettronici, chi è amante del gioco potrà concludere la serata tentando la fortuna nel Salotto dei Giochi Classici. Il costo del Gran Galà (che prevede un allestimento del Salone delle Feste con tavoli da 10 posti a sedere) è di 100,00 euro per persona e darà diritto inoltre all'ingresso alle Sale da Gioco e ad un gettone omaggio del valore di dieci euro (non cedibile e non convertibile in denaro).
E' obbligatoria la prenotazione telefonica visto il limitato numero di posti.
L'accesso alle sale del Casinò è consentito su presentazione di valido documento di identità.

20 December 2011

Noa's concert in Salerno (Italy)


Lei si chiama Achinoam, non Carmela, icona glocal di un canto antichissimo, così vicino, così lontano. Voce di tufo e deserto, di mare e di vulcano, se è mai possibile, di distanze che uniscono, di rigore che non cozza con la passione. Strange days, sono strani tempi davvero se “’a reggina ‘e Napule” non si chiama nemmeno Maria, ma viene da Tel Aviv, tempi confusi, eppure è affascinante veder continuare il drammatico viaggio dei bastimenti napoletani per terre così lontane, oppure tornare finalmente a casa nel canto libero del cardillo del Mediterraneo. La scugnizza d’Israele, yemenita a New York, sa che “La vita è bella” perché sa cantare, ma anche ascoltare. Nei suoi viaggi-tournèee ha raccolto voci e melodie, versi e storie, emozioni e racconti, ma s’è ritrovata solo nel corpo di Napoli, immergendosi gradualmente, ostinatamente, profondamente nelle viscere della città porosa, in un patrimonio canoro vicino alle sue corde, alla sua ugola cristallina, al suo cinguettare pallido.

I classicissimi più usurati, come “Torna a Surriento”, trovano nuova vita, ed è un miracolo, come il melodicissimo contrappunto di “Era de maggio”, l’affondo feroce di “Sia maledetta l’acqua”, la tenerezza di “Nonna nonna” per la prima volta in lingua ebraica. Se “Noa-Tel Aviv” ha portato nella Terra Promessa e Divisa e Ferita e Combattuta il pianeta Cantanapoli, in questo “Noa sings Napoli” nasce una nuova città, Noapolis, metropoli così nobile da meritare il ritorno del canto delle sirene. Il Solis String Quartet, Gild Dor e Zohar Fresco costruiscono trame delicate, cameristiche, ma mai snob, da concertino che vorremmo tutti ritrovare nel sogno di una notte di mezza estate, nel mondo fatato delle canzoni popolari, delle emozioni che resistono al logorio del tempo perché esistono artisti capaci di rilanciarle, trasportarle nel mondo del presente, assicurando loro il passaporto per il futuro.

Noa è Carmela e Maria, è l’ultima luciana anche se non è nata a Santa Lucia, è l’ultima cartulina ‘e Napule, anche se ha dovuto lavorare duro e tanto per impossessarsi quasi perfettamente del dialetto dei sommi Bovio e Di Giacomo. Noa balla la “Tammurriata nera” con la consapevolezza del suo dna frutto di incroci, culturali, razziali, “non sono bianca, non sono nera”, si tormentava da ragazzina alla ricerca della sua identità. Che è armonia perduta, come il canto di Caruso e di Pasquariello, come una villanella smaniosa, come gli echi di fronne e vutate che la cantante fa suoi con spietata maestria, con la saggezza di una virtuosa che non sacrifica nulla sull’altare della tecnica. In “Fenesta vascia” ogni legato, ogni sospiro, ogni pausa, ogni finale prolungata è colpo al cuore e balsamo sulle ferite, elogio eufonico e macchina del tempo che permette di arrestare la corsa contro lo stress che ci corrode quotidianamente. Noa trillo, Noa acuto, Noa basso profondo, Noa serenata sul mare, Noa sciantosa senza ammiccamenti, Noa malinconia, Noa appocundria, Noa verace, Noa “Autunno”, Noa profumo di maggio, Noa sfrontata, Noa eco d’Oriente, Noa voce d’Occidente.

Benvenuti a Noapolis, bentornati a Napoli

18 December 2011

Noa's concert in Avellino (Italy)

photo owned by Francesco Truono and used in this website with the permission of the author.


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francescotruono@tiscali.it





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16 December 2011

Noa's concert in Roma (Italy)








Insieme possiamo fare la differenza.

Questo lo spirito che anima l'iniziativa che il prossimo 16 Dicembre si svolgerà a Roma presso l'Auditorium della sede mondiale del WFP e che, con la collaborazione di Telecom Italia, andrà in diretta webstreaming sul sito unavoceperlafrica.org.

Per sostenere le operazioni di emergenza del WFP nell’area del Corno d’Africa, per la prima volta il Comitato Italiano WFP aprirà le porte del tradizionale concerto di Natale, giunto quest'anno alla sua quinta edizione, scegliendo il web come strumento di sensibilizzazione e di raccolta fondi.

Noa, FAO Goodwill Ambassador e artista di fama internazionale nota per la sua voce cristallina e per il suo impegno sociale, eseguirà in duo acustico con Gil Dor oltre 10 brani tratti dai suoi più importanti successi, fra cui vale la pena ricordare "Beautiful that way", il brano della colonna sonora del film di Roberto Benigni "La vita è bella“.

Il sito unavocedellafrica.org precederà l'evento con pillole quotidiane dal Corno d'Africa, gallerie fotografiche, video esclusivi e molto altro per sollecitare la partecipazione allo streaming del 16.

L’iniziativa ha già raccolto il sostegno di numerose Istituzioni.

In particolare Roma Capitale, oltre a patrocinare l’evento insieme a Provincia, Regione e Presidenza della Repubblica, si occuperà di promuoverla sul territorio comunale attraverso i propri media.



7 December 2011

Noa's performance in Jerusalem (Israel)




יום רביעי בערב הפגנה בירושלים נגד הטרוף שמתחןלל בעניין קול אישה ומידור נשים בכלל בכל תחום על ידי קיצוניים ולא רק. אני שרה שם. אתם תהיו
שם? אל תגידו שלא ידעתם.

נאום להפגנה בכיכר ספרא בירושלים של ישראל חופשית נגד הדרת נשים 7-12-11

ערב טוב שמי אחינועם ניני. מגיל 5 עד גיל 15 למדתי בישיבה אורטודוקסית בניו יורק, הצטיינתי בלימודי משנה וגמרא, הגעתי למקום 3 בחידון התנ"ך. את זה בטח לא ידעתם. אז אף אחד שלא ימכור לי סיפורים.

כל ביטוי של הדרת נשים, מעבר להיותו פרשנות גברית קיצונית, מקוממת ואפילו חסרת אינטלגנציה לדברים האמורים בכתבי הקודש, פוגע בכולנו כמגדר, ובכל אחת מאיתנו כפרט. אך הדרת נשים איננה רק מטרה הרסנית כשלעצמה! היא חלק ממרוץ נגד הזמן ליציקת תוכן רדיקלי במושג "יהודית" מתוך הצמד "יהודית ודמוקרטית" מושג שבמשך השנים נעשה מקובל על דעת מרבית הציבור היהודי, ללא עירעור או מחשבה שנייה. מושג שלפתע הפך לאחד ממעוזי סרבנות השלום מבית מדרשו של נתניהו.

האופוריה המשיחית שהתעוררה בעקבות מלחמת ששת הימים עמדה במבחן יום הכיפורים והתערערה לראשונה רק בתקופת הסכמי אוסלו. אז, באותה תקופה הרת גורל הוסר ה"איום" כביכול על ידי שלושה כדורי אקדח נוראיים.

בעת פינוי עזה וגם לאחר נאום בר אילן נתערערה האופוריה בשנית אך הפעם זרק ראש הממשלה חבל הצלה: על ההנהגה הפלשתינית מוטלת החובה להכיר במדינת ישראל כמדינה יהודית! מאותו רגע התחיל המרוץ נגד השעון. למנהיגי הימין ולרבנים הקיצוניים נותר רק להפוך את המדינה ליהודית כזו, שלעולם לא תתאפשר נורמליזציה עם אזרחי ישראל הערבים וכמובן עם שכנינו. כך יונצח הכיבוש, והגאולה תחיש פעמיה - אחרי מלחמת גוג ומגוג כמובן...

בהקשר זה נתפסת הדרת נשים כמוצב קל לכיבוש הניצב בדרכה של ההסתערות על אופייה של המדינה.
את יוזמות החקיקה המחרידות ואת ההשתלחות במערכת המשפט אנחנו רואות יום יום ולכאורה, יאמרו אחדים מאיתנו, אין קשר בין הדברים אבל אני אומרת יש ויש! ואני קוראת לכולנו לשיר ולא לחדול עד שנשיר את המסך המעוור את עיני הציבור ונחשוף את התוכנית ההזויה והמסוכנת הנרקמת מול עינינו...
היכן הבושה? להשתמש ביהדות, לטנפה כך, להניף אותה כקרדום פוליטי בשביל לחפור בו בדרך להשפלת ציבור שלם ויצירת טליבן מקומי?

אנחנו נלחמים על הערכים הבסיסיים החשובים ביותר של מדינתנו שהולכת לאיבוד מול עיננו. אני תוהה היכן יושבי האוהלים ומפגיני הקוטג'? או שמא אין הם סבורים שנשמתה ואפייה של המדינה שווים יציאה מהבית? מבחינתי שתיקה איננה אופציה. אני אינני חרדית אך חרדה בהחלט, לגורלה של מדינתי הכל כך אהובה, ולמורשת היהדות שכל חלקה טובה בה נרמסת ומתכערת בידי קיצוניים.