27 December 2013

Noa's concert in Palermo (Sicilia) Italy



Nell’ambito del progetto Comunità urbane solidali, finanziato dalla Fondazione con il Sud, coordinato dal Cresm con il patrocinio del Comune di Palermo, in collaborazione con il Conservatorio Vincenzo Bellini e la Fondazione Teatro Massimo, si presenta il concerto dell’artista internazionale Noa, che fa da madrina per la nascita del "Sistema Musicale Giovanile di Palermo".

Noa si esibirà accompagnata dall'Orchestra Sinfonica Giovanile del Conservatorio Bellini e dai bambini provenienti dalle scuole palermitane aderenti al "Sistema Musicale Giovanile di Palermo", un progetto a cui hanno aderito scuole da tutti i quartieri di Palermo e una decina di associazioni, che si pone come obiettivo prioritario, a partire dallo studio della musica, quello di dare ai bambini una maggiore possibilità di protagonismo culturale, partecipazione e socializzazione, nonché un supporto alle famiglie e alle scuole stesse.

Il ricavato del concerto sarà devoluto al progetto, a partire dall’acquisto degli strumenti musicali per i bambini. Tra gli altri partner principali del progetto figurano le otto scuole della città dove è più alta la percentuale di immigrati e dove si attuano da tempo importanti esperienze di formazione musicale: l’istituto comprensivo Perez-Maria Teresa di Calcutta, l’istituto comprensivo Pestalozzi-Cavour, l’istituto comprensivo Vittorio Emanuele III, l’istituto comprensivo Rita Atria (ex Turrisi Colonna-Benedetto D’Acquisto), le scuole don Lorenzo Milani e Leonardo Da Vinci, la direzione didattica Russo-Raciti, l’istituto Nuccio-Verga.






20 December 2013

Noa joins Million Hands Peace Campaign (Israel)

Noa, proud to be part of the Million hands campaign together with so many people, including maestro Zubin Mehta! we will bring Peace anyway we can!!! and an agrement is the first step. after that, we embark on the long journey to rebuliding all that has been destroyed, especially trust and hope...they will be reborn, and so will we all!




הצמיחה המהירה שלנו מביאה את העיתונות להתעניין.
הנה כתבה שפורסמה היום ב"ידיעות אחרונות":
"שלושה ישראלים ללא השתייכות פוליטית הציבו לעצמם מטרה:
לגרום למיליון איש בארץ להעלות לאינטרנט תמונה שבה הם מושיטים יד לשלום. תוך זמן קצר הם הצליחו לעורר רעש ברשת ולהשיג 52 אלף תומכים, כולל מפורסמים רבים כמו רונה רמון, זובין מהטה ומשה איבגי. ולא, הם בטוחים שהם לא נאיביים."

תנו גם אתם יד.
ביחד נגיע למיליון ידיים.
#מיליון_ידיים

18 December 2013

Noa's concert in Pistoia (Italy)




Mercoledì 18  ore 21:00  - PISTOIA - Al teatro Manzoni il concerto "Classic Noa", con  con Noa, voce; Solis String Quartet e Gil Dor (chitarra).  produzione concerto di Natale promosso dalla Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia
Achinoam Nini, conosciuta in arte come Noa, è nata in Israele da genitori yemeniti. Emigrata all'età di due anni negli Stati Uniti, a 17 anni decide di trasferirsi definitivamente a Tel Aviv, nel paese dov'era nata.
Si iscrive alla "Rimon School" di Tel Aviv, fondata dal chitarrista Gil Dor, per perfezionare le sue conoscenze di pianoforte e chitarra e sarà proprio Gil Dor a notare le straordinarie doti vocali della giovane cantante Noa ed a proporle un concerto in duo nel 1991 al "Festival Jazz" di Eilat; il successo è così clamoroso che i concerti del duo si moltiplicano.
La sua carriera artistica l'ha vista in questi anni collaborare con artisti del calibro di Santana, Stewie Wonder, Joan Baez, Johnny Clegg, Khaled, e al tempo stesso si è profondamente impegnata nell'utilizzo della musica come strumento di riavvicinamento fra popoli in conflitto, con particolare riguardo alla tragica questione mediorientale: dal concerto ad Oslo per gli accordi di pace tra Rabin e Arafat, al concerto tenutosi alla Casa Bianca con Bill e Hillary Clinton in memoria di Rabin.
Nel settembre del 2001 venne insignita del premio "Artista per la Pace", nell'ambito dell'annuale meeting "United Artists for Peace" promosso dai Frati Francescani di Assisi.
Nel 2011 pubblica l'album dal titolo "Noapolis", nel quale Noa canta alcune delle canzoni più celebri della canzone classica napoletana.
Nel 2012 riceve il premio "Horcynus Orca" per il suo impegno nella promozione del dialogo fra Israele e paesi arabi e nel riconoscimento dei diritti delle donne in Medioriente.
"Classic" è il nome del nuovo concerto che l'artista israeliana ha portato in giro per tutta Europa in questi ultimi mesi e che ora approda per la prima volta in Italia nei concerti di Catania del 19 febbraio e del 20 a Palermo, a suggello del fortissimo legame con la Sicilia ed in omaggio al pubblico siciliano.
Il concerto è un mix delle ultime opere discografiche, tra le quali: l'album dal titolo "Israel Songbook", ove Noa esegue con l'orchestra sinfonica "Jerusalem Orchestra" alcune delle canzoni più popolari della tradizione ebraica, unitamente a nuove composizioni; l'album dal titolo "Chicken Coop Aria" che riecheggia i toni del melodramma italiano; una selezione delle canzoni più belle scritte da Noa nell'arco della sua più che ventennale carriera; ed inoltre alcuni brani dell'album "Noapolis", tra le quali "Era de Maggio" e "Tammurriata Nera". Questo nuovo concerto è stato arrangiato da Gil Dor per il "Solis String Quartet", un quartetto d'archi formato dagli artisti napoletani Vincenzo Di Donna (violino), Gerardo Morrone (viola), Luigi De Maio (violino) e Antonio Di Francia (violoncello), contraddistinto fin dagli esordi (1991) da una sapiente originalità in grado di mescolare jazz, world music, pop e musica contemporanea.

16 December 2013

Launched Noa's Online Store http://noasmusic.bandcamp.com/

Noa presents her own On-Line store , where you can find many (not all, yet) of her titles!
The Store is still in Beta status and within the next few months, most of our music will be available online. 


11 December 2013

Noa's performance in an event in Ramat hasharon (Israel) for alumni of the Berklee school of music

This concert took place in Ramat hasharon, an event for alumniof the Berklee school of music living i Israel, hosted by Rimon, with special guests like amazing trumpet player Tiger Okoshi and other great musicians






2 December 2013

Noa's concert in Mexico DF (Mexico)


La serie Latidos del Mundo se engalanará con la presencia de Ajinoam Nini, cantante israelí, mejor conocida en todo el mundo como Noa, poseedora de una de las voces más potentes y hermosas en la escena del jazz y la música folklórica. Esta única presentación en la ciudad de México, tendrá lugar el próximo Lunes 2 de Diciembre a las 21:00 horas, en El Plaza Condesa.
Noa es una cantante, compositora y percusionista nacida en Tel Aviv, de raíces yemenitas pero criada en Estados Unidos desde los dos años. Su pasión por la música llegó a muy temprana edad, con tan sólo ocho años ya comenzaba a componer sus primeras melodías y a los 17 años abandonó la Escuela de Artes de Nueva York para regresar a su natal Israel. Durante su estancia estudió en la Escuela Rimón de Jazz y ofreció su servicio militar en un grupo musical cuyo público eran soldados en servicio. A principios de los 90 Noa conoció a Gil Dor, guitarrista y compositor que se convertiría en su director musical.
Noa ha cautivado a públicos de todo el mundo por su voz angelical y su magnetismo en el escenario así como por su estilo único, apasionado e inteligente, no sólo en la composición de sus temas sino también en la interpretación. Estas virtudes han llamado la atención de leyendas de la música tales como Quincy Jones, Sting y Pat Matheny, quién se encargó de su primera producción internacional en 1994, “Noa”.


Por otra parte, también es reconocida en el mundo entero por su incansable trabajo en favor de la paz, lo que le ha valido una larga lista de títulos y galardones, entre los que se incluyen el de Embajadora de la Buena Voluntad de Las Naciones Unidas para la FAO, Cavalliera de la República Italiana, el Premio Chrystal del WEF en Davos, la Paloma de la Paz Shimon Peres, entre muchos más.
Regresando al ámbito musical, Noa ha sido comparada con artistas de la talla de Barbara Streisand, Joan Baez, Nana Mouskouri, Joni Mitchell y Elis Regina.
Entre los escenarios más importantes en los que se ha presentado destacan el Carnegie Hall en Nueva York, el Teatro Olympia de París, el Coliseo de Roma, el Barbican de Londres, el Zallerbach Auditorium de San Francisco así como importantes festivales en Europa, Estados Unidos, Canadá, Brasil y Japón. 
Una de sus presentaciones más recordadas fue en 1994 cuando interpretó su versión del “Ave María” ante el Papa Juan Pablo II en el acto final del “Años de la Familia” en el Vaticano, posteriormente en el 2000 fue invitada al Jubileo al lado de artistas como Alanis Morissette, Lou Reed y Andrea Bocelli entre otros.
Pero el trabajo de Noa no ha para ahí ya que también ha co-escrito y grabado el tema para la película ganadora del Oscar, “La Vida es Bella de Roberto Benigni.
Déjate conquistar por la poderosa y cautivadora voz de Noa, quien compartirá con el público mexicano su mensaje de paz en una única presentación en la ciudad de México.


1 December 2013

Noa's performance at the 27th of the Guadalajara International Book Fair (FIL) - Guadalajara (Mexico)

Photo by Juan Lemus www.juanlemus.com

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Achinoam Nini (hebreo, אֲחִינֹעַם נִינִי), conocida en Europa por su nombre artístico Noa, es una cantante israelí, nacida en Tel Aviv el 23 de junio de 1969. Tiene raíces judías yemenitas.

Noa ha cantado en el Carnegie Hall y el Avery Fisher Hall en Nueva York, en el teatro Olympia de París, en el Coliseo de Roma, en el Barbican de Londres, en el Zellerbach Auditorium de San Francisco, en el Ravinia Festival de Chicago, en los festivales suizos Montreaux Jazz Festival y Paleo Music festival, en el Palacio de la Música Catalana en Barcelona, en el North Sea Jazz Festival y el Carre Auditorium en Holanda y el Water Festival de Estocolmo, así como en sus numerosas y exitosas giras en los mejores recintos y festivales a lo largo de Europa, Estados Unidos, Canadá, Brasil y Japón.
Noa fue la primera artista israelí formalmente invitada a actuar en Marruecos.[cita requerida] Su aparición en el Festival de Música Sagrada de Fez fue motivo de un especial de 15 minutos en el famoso programa musical World Beat de la CNN.

¡Bienvenida Noa a México!





 Photo by Juan Lemus www.juanlemus.com

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Next Dec. 1st performance in Guadalajara (Mexico) as part of the 27th edition of the Guadalajara International Book Fair, with Israel as Guest of Honor. Israeli delegation will be among other guests: president Shimon Peres, A.B. Yehoshua, David Grossman, Etgar Keret, Zeruya Shalev...


La música de Achinoam Nini, cantante israelí nacida en 1969, mejor conocida como Noa, posee influencias predominantes de los cantantes y cantautores de los años sesenta: Paul Simon, Joni Mitchell y Leonard Cohen que, combinada con sus raíces yemeníes y la experiencia de Gil Dor en el jazz, música clásica y rock, han creado el sonido único de Noa y Gil.En sus quinceaños de carrera, el dúo ha vendido más de un millón y medio de copias de sus álbumes de estudio, compilaciones y conciertos. Cientos de espectadores alrededor del mundo han sido testigos de su estrecha relación con el afamado percusionista Zohar Fresco, y la unión con el Cuarteto de Cuerdas Solis, ha creadouna nueva dimensión a su música.Han actuado y grabado junto conla Filarmónica de Israel y, resultado de la colaboración con Ilan Mochiach, sus proyectos de música sinfónica han aumentado e incluyen conciertos con las orquestas de Lille, Messina, Parma y Murcia. Su estilo característico los ha llevado a importantes salas de concierto y festivales de Europa, Canadá, Estados Unidos, Brasil y Japón. Con frecuencia, Noa y Gil colaboran con artistas árabes y palestinos, como Mira Awad, Khaled, Nabil Salameh, Handallah, Rim Banna y Amal Murkus: un ejemplo del poder de la música como medio para promover la paz. Además, han compartido su música con estrellas del rock y pop, entre los que destacan: Sting, Stevie Wonder, Carlos Santana, George Benson, Zucherro, Peter Maffay, Rita Marcotulli, Massimo Ranieri, Lokua Kanza, Jorge Drexler, Joan Manuel Serrat, Miguel Bosé, Pascal Obispoe, PatrickBruel, Mike Manieri, Al Dimeola, Bustan Avraham, Nabil Salameh.Noa cantó en la Casa Blanca como invitada de la Fundación Yitzhak Rabin; se presentó en el X Aniversario de la Firma del Acuerdo de Paz, en presencia de los mandatarios Clinton, Barak, Arafat y el rey Harald V de Noruega. Recibió la Paloma de la Paz de manos de Shimon Peres y en diversas ocasiones ha actuado por invitación del Centro Peres para la Paz. Fue honrada con el Premio Crystal, que otorga el Foro Económico Mundial, y la FAO (Organización para la Agricultura y la Alimentación de las Naciones Unidas) la proclamó embajadora de buena voluntad, entre otras actuaciones y reconocimientos por su labor altruista y excelencia artística. Su incursión en el cine incluye las bandas sonoras de películas de gran éxito como Nuestra señora de ParísLa vida es bella,Juana de ArcoBabel, de Gérard Pullicino, y colaboró con Eric Serra en dos canciones para la película de James Bond, Golden Eye.

 Photo by Juan Lemus www.juanlemus.com 

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20 November 2013

Noa's concert in Montrouge (France)



@ Pictures by Florence Masala 
D’origine yéménite, de nationalité israëlienne, la chanteuse Noa –de son vrai nom Achinoam Nini - a étudié à New York, bercée par la musique traditionnelle des immigrés italiens de son quartier. 


Avec un quart de siècle de carrière à son actif, elle a foulé les plus grandes scènes internationales : l’Olympia, le Carnegie Hall, le Colisée de Rome… Star en Israël et porte- parole de l’histoire de son pays à l’international, chantant en hébreu, en anglais, en italien, aux côtés de Stevie Wonder ou d’orchestres symphoniques, celle qui s’est fait connaître de l’hexagone en endossant le personnage d’Esméralda dans la comédie musicale « Notre Dame de Paris » est la première artiste israélienne à s’être produite devant le Pape Jean-Paul II. Elle revient aujourd’hui avec le quatuor à cordes napolitain Solis String Quartet autour d’un projet entre musique classique, traditionnelle et du monde, fruit d’un amour partagé pour l’héritage musical italien.
De chaque genre musical, Noa garde le meilleur pour distiller un langage musical universel, véritable trait d’union entre les peuples. Sur scène, Noa chante, avec beaucoup d’épure et de sensibilité, ce qui nous relie les uns aux autres, au-delà de nos différences : l’amour et la paix, le partage et la fraternité, mais aussi la souffrance, la lutte pour la condition de la femme et la quête d’identité. Dans la vie, elle est ambassadrice de bonne volonté auprès de l’Organisation des Nations Unies et a reçu nombre de distinctions pour ses activités humanitaires.




Artiste plurielle, femme engagée… Noa raconte en musique l’histoire de la condition humaine, entre rires et larmes.

18 November 2013

Noa's concert in Paris (France)


Production Thierry Suc en accord avec More Management Ltd
Le concert. Accompagnée de Gil Dor et du quatuor de cordes Solis String Quartet de Naples. Après un concert symphonique joué à guichets fermés au Théâtre du Châtelet en février 2013, NOA sera de retour à Paris au Théâtre de la Porte St-Martin le 18 novembre à 20H dans une formule plus intime accompagnée de Gil Dor et du quatuor de cordes Solis String Quartet de Naples.

7 November 2013

Noa's concert in Morgues (Switzerland)




Achinoam Nini, plus connue dans nos contrées sous le nom de Noa, a quelque chose d’intemporel. Pourtant, voilà déjà 20 ans que la chanteuse israélo-américaine a explosé au niveau international avec son album sobrement baptisé Noa, alors co-produit par Pat Metheny. Chantant tantôt en hébreu, tantôt en anglais, elle a dans la voix une puissance et une sensualité envoûtantes. Exploratrice des sonorités, elle navigue allègrement dans plusieurs styles différents. Ainsi, elle nous emmène dans son univers aux influences orientales, glissant parfois du côté jazz, pop ou folk. Sur scène, la belle noiraude aux longs cheveux bouclés et aux yeux foncés s’entoure de multi-instrumentistes, et passe elle-même du piano à la guitare, ou de la guitare aux percussions. Une artiste complète, dont la tournée internationale s’arrêtera à Morges.

31 October 2013

Noa's concert in Salerno (Italy)

Evento speciale per la stagione lirica del Teatro Municipale Giuseppe Verdi di Salerno recentemente inserito nel novero dei teatri italiani di tradizione. Giovedì 31 ottobre alle ore 21.00 è in programma lo spettacolo Noa&Daniel Oren Classic. Dalla tradizione ebraica alla canzone napoletana, dall'omaggio al melodramma italiano alla canzone d'autore con la partecipazione dell’Orchestra della Radio Televisione di Zagabria.

 Pictures by Francesco Truono - Jazz ed Oltre (all rights reserved) 
francescotruono@tiscali.it
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francescotruono@tiscali.it
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francescotruono@tiscali.it 

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28 September 2013

Noa's performance in Barcelona for Pasqual Maragall Foundation (Spain)









Y entre esas canciones, algunos llevamos grabadas en la piel muchas de las canciones de Joan Manuel Serrat, uno de los grandes protagonistas de la velada solidaria en Barcelona, noche que se abrió a ritmo sinfónico con la Orquestra Simfònica del Vallés (OSV) de la mano deJoan Albert Amargós dando renovados bríos a la Cançó de matinada en la voz de un Serrat que fue a más, crecido, cercano, grande.
Entre idas y venidas se fueron acercando sus voces alrededor de coincidencias en caminos recorridos anteriormente, caminos en común, el Serrat Sinfónico retomó el ambiente del Sant Jordi con el camino ya trazado para ese trabajo por Amargós y Serrat en 2003 (Cançó de matinada;Paraules d'amor, hoy a dúo con Sílvia Pérez CruzEl carrusel del furoPareEl meu carrer, hoy a dúo con Miguel Poveda, y Mediterráneo).
Tras despertar Serrat con Cançó de matinada, nos dejó en las manos y en la mirada de Sílvia Pérez Cruz que cantó unas canciones de trabajo con arreglos de Feliu GasullTonades, entre ellas la mallorquina Tonada d’espolsar ametles de Maria del Mar Bonet. Aunque la adoro como artista, en ocasiones el encanto personal y el candor de Sílvia en escena disminuyen bajo una confusa vocalización envuelta entre sus florituras interpretativas.
Sílvia siguió su canto honrando a Salvador Espriu y a Raimon con su versión de He mirat aquesta terra acompañada a la guitarra por el gran Toti Soler, un disco conjunto sería sin duda un buen regalo de futuro. Algunos temas sonaban por vez primera con vestido sinfónico como el dulce que interpretó la cantante de Calella de Palafrugell: Vestida de nit (Glòria Cruz-Càstor Pérez, padres de la cantante), tal vez la pieza que mejor le encajó y que ya editó en el DVD de su CD en solitario 11 de novembre (2012).
A continuación volvió Serrat a escena y cantaron juntos Paraules d’amor, tema que ya habían cantado anteriormente en la gala “Guanya’t el cel amb el Pare Manel” (BTM, 3 de junio de 2013), un tesoro común, un lujo. Y así en la noche al compartir su música Sílvia revivió en un instante esbozos de su vida mientras cantaban este clásico de la memoria popular: Paraules d’amor a dúo con el maestro no es cualquier cosa. De Sílvia con Serrat siempre recordaré el día que ambos se conocieron en la presentación de un libro de Luis García Gil en Barcelona.
Siguió a solas Serrat con sus sinfónicos El carrusel del furo (Para piel de manzana 1975, Serrat sinfónico 2003) y Pare (Per al meu amic 1973, Serrat sinfónico 2003), con la maestría deRicard Miralles al piano. Y Serrat nos presentó con cariño a Noa con la que volvió a repetir su exitoso dúo en Es caprichoso el azar, tema que han interpretado juntos en varias ocasiones, sacando partido de las buenas coincidencias musicales previas para esta noche especial. Luego, Noa acompañada por la orquesta sinfónica y a la guitarra por su fiel músico Gil Dor ofreció temas de su repertorio: Child of man, con rítmica percusión a cargo de la cantante, Chicken-Coop Aria (dos canciones infantiles hebreas sobre gallos y gallinas con segunda lectura y en su interpretación con exhibición vocal en simpático homenaje al mundo de la ópera) y Keren Or, también con percusión de Noa y con una buena adaptación orquestal a los aires orientales del tema, poderosa Noa.
Y Noa nos presentó a Miguel Poveda con el que cantó por vez primera esa noche el tema de su repertorio Uno queriendo ser dos (Blue touches blue, cd edición española 2000), adaptación al español por Raquel Díaz y Núria Díaz (Maldeamores) del original en inglés One becomes twocon letra y música de Noa y Gil Dor. Poveda se quedó a solas en escena con los poetas, interpretando Para la libertad de Miguel Hernández, con Chicuelo al toque (autor de la música), en esta ocasión vestida su voz también por la orquesta sinfónica y con Joan Albert Amargós al piano, una pieza que grabó hace poco para el cd Los flamencos cantan a Miguel Hernández. Para la libertad (2013), su letra difiere en alguna estrofa de la popularizada por Serrat.
Luego Poveda nos trajo a otro poeta, Federico García Lorca, tema todavía inédito en su discografía con música de Pedro GuerraEl poeta pide a su amor que le escriba, de próxima edición en disco conjunto que cantará el de Badalona. Y profundizando en su esencia flamenca, Poveda nos envolvió en la luz de los cantes de Cádiz honrando la memoria de cantaores gaditanos como Enrique El Mellizo, Pericón, Aurelio Sellés, La Perla, Chano Lobato, Camarón de la Isla, Rancapino, siguiendo su estela inmortal nos dejó una variación de letras por Alegríasque va alternando en sus repertorios flamencos en directo. 
Y llegó el dúo Serrat-Poveda con El meu carrer, una fusión para la historia, ya Poveda había grabado este tema cantando en solitario con Chicuelo a la guitarra en el cd Per al meu amic Serrat (2006), y en directo la interpretó antes con el propio Serrat en Madrid celebrando en concierto sus 25 años de música (Las Ventas, 21 de junio de 2013). Y de pronto Miguel volvió a su calle de la niñez y cada cuál a la suya propia mientras entonaba las estrofas zurcidas con retales de vida, de historias pequeñas en El meu carrer, caprichosa es la memoria que nos hace volver al pasado por un sonido, por un aroma, por una imagen, recuerdos en selección, caprichosa es la memoria que también nos aleja de lo vivido.
Como caprichoso es el azar de los recuerdos y las vivencias, como doloroso es irse perdiendo sin quererlo, a veces la vida es algo extraña; pero inmensa es la lucha por vencer la batalla contra todo olvido, guerra a todo olvido y lucha colectiva por la memoria compartida, así se van ganando batallas al tiempo para acabar venciendo un día a la enfermedad, y en ese requerido esfuerzo se hizo la música. De Poveda con Serrat siempre recordaré un recuerdo personal con ambos en un estudio de grabación del tema El silbo del dale (Dale que dale).
Miguel Poveda siguió luego en el escenario para recibir a la gran Barbara Hendricks, el lenguaje de la música unió sus voces por vez primera para interpretar en catalán la popular El cant dels ocells que ambos habían cantado antes por separado. Poveda la había grabado con Amargós y Chicuelo en su disco Cante i Orquestra (2009) en el Festival de Peralada y en el DVD colectivo Les nostres cançons contra la sida en 2009 en el mismo Palau Sant Jordi, ambas grabaciones en directo.
La soprano norteamericana nacionalizada sueca siguió a solas llenando el pabellón con su versión de Summertime de "Porgy and Bess" (George Gershwin) y con la Habanera de la ópera Carmen de Bizet. Cambio de aires y acompañada a la guitarra tocada al modo “steel guitar” por su marido Ulf Englund la Hendricks interpretó un conjunto de canciones (Medley with Ulf) del blues norteamericano entre las que se encontraba Down in Mississippi. La diversidad en el repertorio y las coincidencias previas marcaron en general el desarrollo de la velada musical.
Ya en el cierre de la noche y con todos los artistas en el escenario escuchamos juntos el Himno a la alegría de Beethoven y se despidieron los músicos con otro clásico popular, el Mediterráneode Serrat a lo grande, clausura de festival. Pasqual Maragall —ex alcalde de Barcelona, ex presidente del gobierno catalán y fundador de la FUndacón Pasqual Maragall— y su esposa Diana Garrigosa saludaron y agradecieron al público su asistencia uniéndose a los artistas en la escena final, emoción colectiva final.
En definitiva 22 canciones, buenos artistas, un espectáculo con escenografía de Manuel Huerga y bien coordinado tratándose de un concierto colectivo, ágil en ritmo y en su desarrollo y ligero de equipaje. Una puerta abierta a la esperanza contra el olvido.
Encendiendo recuerdos, apagando el olvido. ON/OFF.


Concierto contra el alzhéimer. Por un futuro sin alzhéimer. Palau Sant Jordi de Barcelona. 28 de septiembre de 2013. Orquestra Simfònica del Vallès (OSV) dirigida por Joan Albert Amargós, Joan Manuel Serrat (voz) y Ricard Miralles (piano), Sílvia Pérez Cruz (voz) y Toti Soler (guitarra), Noa (voz y percusión) y Gil Dor (guitarra), Miguel Poveda (voz) y Juan Gómez ‘Chicuelo’ (guitarra), Barbara Hendricks (voz) y Ulf Englund (guitarra ‘steel guitar’). Director artístico: Manuel Huerga.
Repertorio: 1. Cançó de matinada, 2. Tonades, 3. He mirat aquesta terra, 4. Vestida de nit, 5.Paraules d’amor, 6. El carrusel del furo, 7. Pare, 8. Es caprichoso el azar, 9. Child of man, 10. Chicken-Coop Aria, 11. Keren Or, 12. Uno queriendo ser dos, 13. Para la libertad, 14. El poeta pide a su amor que le escriba, 15. Cantiñas, 16. El meu carrer, 17. El cant dels ocells, 18.Summertime, 19. Habanera de Carmen, 20. Medley with Ulf, 21. Himno a la alegría, 22.Mediterráneo


La Fundació Pasqual Maragall uneix en un cartell excepcional i inèdit a Joan Manuel Serrat, Barbara Hendricks, Noa i Miguel Poveda, que oferiran un recital el proper dissabte 28 de setembre al Palau Sant Jordi. Amb l'Orquestra Simfònica del Vallès dirigida per Joan Albert Amargós i la direcció artística de Manuel Huerga. Un concert únic a benefici de la recerca per l'Alzheimer. 





“¡Esto es una fiesta!”, exclamó el expresidente Pasqual Maragall poco antes de que comenzara el concierto en el Palau de Sant Jordi para apoyar a la Fundació Pasqual Maragall en su lucha contra el Alzheimer. Y lo fue, una gran fiesta musical pero sobre todo una gran fiesta de solidaridad y esperanza. 9. 860 personas, según cifras de la organización, acudieron a la llamada y se entusiasmaron con una velada musical diferente.
Solidaridad con los afectados por la enfermedad de Alzheimer y con sus familiares, que lo sufren tanto o más, y esperanza de que finalmente lleguen a buen puerto las investigaciones actualmente en marcha, entre ellas las de la Fundació Pasqual Maragall, y si no una solución —que sería lo más deseado— sí, como mínimo, una luz al final del túnel, del largo túnel. Mientras eso no ocurre, los actos como el del pasado sábado sirven para hablar con más naturalidad de esta patología hasta ahora demonizada por la sociedad. Conseguir que, como dijo el doctor Jordi Camí, director de la Fundació, desde el inicio “pierda su vergüenza y salga de la clandestinidad”.
Normalmente todo lo que puede decirse sobre este tipo de actos acaba aquí. Lo importante son las presencias y la parte musical queda relegada a un segundo plano. Nada de eso sucedió el sábado: por supuesto que el nombre de los artistas que pisaron el escenario fue de relumbrón pero no se conformaron con estar allí, la parcela musical brilló con luz propia. Esta vez la oferta musical era mucho más coherente gracias a la presencia unificadora de la Orquestra Simfònica del Vallès y, sobre todo, de los arreglos y dirección de un Joan Albert Amargós en estado de gracia convertido en el verdadero eje sobre el que giró todo el espectáculo. Amargós arropó con mimo a todos y cada uno de los participantes y preparó algunos dúos que fueron más allá de la trivialidad.
Abrió Serrat con su sinfónica Cançó de matinada y, a partir de ahí, todo se sucedió con una agilidad extraordinaria. Sin un segundo de pausa Silvia Pérez Cruz emocionó con su versión de He mirat aquesta terra del tándem Espriu-Raimon y un entrañable Paraules d'amor a dúo con Serrat. Noa, con su inseparable Gil Dor, levantó al público con su clásicoChild of man y compartió dúos con Serrat y con Miguel Poveda. El cantaor de Badalona también puso los ánimos al rojo vivo, en especial con Para la libertad y cuando unió su voz a la de la gran Barbara Hendricks para entonar un Cant dels ocells que a muchos les puso la carne de gallina. Siguió Hendricks mostrando todas sus facetas: un poderoso Summertime de Gershwin, la popular habanera de Carmen de Bizet y, ya a solas con su marido, el guitarrista slide Ulf Englund, una recopilación de espirituales negros sobre la libertad (entre ellos Oh Freedom y We shall overcome). El Himno a la alegría final con todos sobre el escenario fue más previsible aunque el galimatías lingüístico tuvo su gracia y no careció de significado.
El bis lo protagonizó Serrat con su Mediterráneo, solo al final salió el resto del elenco para unos cuantos la la lás anecdóticos.
En resumen: una fiesta variada, por momentos de alta tensión, resuelta sin tiempos muertos y altamente gratificante.